L’AC a Cefalù
L’Azione Cattolica, nella diocesi di Cefalù, fa la sua comparsa nei primi anni del Novecento: nel 1906 la Gioventù Maschile, nel 1909 le Donne e nel 1919 la Gioventù Femminile. Le associazioni parrocchiali più longeve sono: Montemaggiore, Gratteri e Isnello. Iniziano a costituirsi gruppi intorno al 1924 anche a Collesano, Pollina, Cefalù, Campofelice, Castelbuono, Caltavuturo, Gangi e Valledolmo.
Le attenzioni dell’AC
L’Azione Cattolica ha avuto, fin dalle origini, tre caratteristiche fondamentali: l’iniziativa e la responsabilità dei laici, la fedeltà alla gerarchia, l’attenzione alla realtà della società. L’associazione è uno strumento di bene, un mezzo per chiamare a raccolta i laici cristiani, i battezzati consapevoli e portarli in modo più generoso dentro la Chiesa per conoscerla, comprenderla, amarla e servirla in sé e nel mondo. Spezzare sé stessi per dare almeno un po’ di sé stessi a Cristo e al prossimo, ecco l’Azione Cattolica, così dobbiamo viverla se non vogliamo che essa sia un distintivo esteriore della nostra vita.


I primi passi con i ragazzi
Nel 1990 si organizzò la prima festa del Ciao a Cefalù con 1500 ragazzi partecipanti, stessa cosa accadde per la successiva festa della Pace. Era talmente alto il numero di aderenti ai campiscuola ACR che ci si doveva servire di ben tre istituti religiosi per accogliere i ragazzi e i pasti dovevano essere consumati in due turni! Tra il 1992 e il 1996 gli iscritti erano 2751 e in costante crescita, nascono o riaprono nuove associazioni, l’Azione Cattolica si fa anche promotrice di strutture di volontariato: un oratorio a Gangi e una biblioteca interparrocchiale ad Alia. Le feste diocesane dell’ACR diventano itineranti così come i raduni dei giovani.